Tag

Vacanze

Browsing

Il desiderio di vacanza ai tempi del Coronavirus si scontra con la paura del contagio. Dopo la lunga quarantena, gli italiani hanno bisogno di leggerezza, relax e sano divertimento, ma in questi tempi incerti, con la curva del contagio che sale e scende, organizzare le ferie può creare qualche grattacapo. È per questa ragione che hanno sempre più successo le app “salva-vacanza”.

Tra le app ideate per godersi le ferie ed evitare i temuti assembramenti, Feel Florence è una delle più apprezzate. L’applicazione sviluppata dal Comune di Firenze, promuove il turismo sostenibile nel fiorentino e suggerisce i percorsi per evitare le zone più affollate.

Scoprire Firenze lontano dagli assembramenti

Il turismo di prossimità, in un Paese ricco di storia e cultura come l’Italia, non fa sentire mancanza delle tradizionali mete esotiche che si trovano all’estero. Gli italiani stanno infatti riscoprendo le spiagge mediterranee, le montagne nostrane e le città d’arte che tutto il mondo ci invidia.

Quando si pensa alle vacanze nelle città d’arte e a Firenze in particolare, vengono subito in mente le lunghe file per entrare nella Galleria degli Uffizi e la calca di turisti a Ponte Vecchio. Questo scenario è tutt’altro che invitante per chi vorrebbe evitare il più possibile gli assembramenti e i rischi legati al Covid-19.

L’app Feel Florence nasce proprio per promuovere il turismo sostenibile a Firenze e dintorni, indirizzando il turista verso le attrazioni meno affollate. Lontano dai luoghi del turismo di massa, la città offre delle perle inesplorate, che aspettano solo di essere scoperte.

Come funziona l’app Feel Florence

Per garantire il successo del progetto Feel Florence, il Comune ha richiesto la collaborazione degli operatori turistici e questa sinergia sembra davvero funzionare. Ogni giorno vengono messi in campo degli strumenti di counting, in modo da rilevare la presenza dei flussi turistici in città.

Grazie all’applicazione, al turista vengono segnalate in tempo reale le aree più congestionate di Firenze. Vengono al contempo suggerite delle alternative che mirano a promuovere iniziative locali e itinerari tematici.

I visitatori della città in questo modo possono scoprire un volto nuovo di Firenze, come i suoi parchi, i punti più panoramici, le ville Medicee, le suggestive sedi universitarie e gli itinerari che ruotano attorno all’artigianato fiorentino.

Si può scegliere di visitare Firenze scoprendo uno alla volta i suoi quartieri. Gli sportivi possono prendere parte ad eventi dedicati al tiro con l’arco o al golf, oppure scoprire i percorsi ciclabili che offrono i migliori paesaggi.

L’app segnala gli itinerari dove non sono presenti barriere architettoniche, così da agevolare i turisti disabili. C’è ampio spazio anche per le famiglie, con la proposta di esperienze pensate proprio per i più piccoli.

È in questo modo che l’app Feel Florence riesce a vincere la paura del contagio e ad offrire ai turisti un’esperienza ricca di meravigliose sorprese. Nel pieno rispetto delle regole anti-assembramento, chi visita la città ha l’opportunità di abbracciare un nuovo modo per vivere la vacanza a Firenze, all’insegna della sostenibilità e del rispetto per gli altri.

Dopo l’emergenza sanitaria, gli incentivi per far ripartire l’economia non si sono fatti attendere e il bonus vacanza si sta rivelando un ottimo strumento per dare respiro alle strutture ricettive. Durante il lockdown il settore alberghiero è stato uno di quelli che ha sofferto di più e molti albergatori hanno temuto il peggio, rischiando anche la chiusura dell’attività.

Sono moltissime le famiglie che hanno deciso di approfittare di questo incentivo, così da riscoprire la bellezza delle località turistiche italiane. Vediamo allora chi ha diritto al bonus famiglia, come si richiede e dove si può spendere.

Bonus vacanza: requisiti necessari per ottenerlo

La fase 2 dell’emergenza Covid si sta rivelando più lunga del previsto. Chi sperava che il virus sarebbe stato sconfitto con l’arrivo della bella stagione, purtroppo è rimasto deluso e il nuovo coronavirus è ancora attivo e pericoloso in vari Paesi del mondo.

Scegliere di fare le vacanze in Italia piuttosto che all’estero è quindi una scelta più prudente, sicura e incentivata dal Governo. Il bonus vacanza è stato inserito nel Decreto Rilancio (D.L. 34/2020) ed è un contributo fino a 500€ da richiedere e utilizzare dal 1° luglio al 31 dicembre 2020.

Il bonus è spendibile per pagare i soggiorni presso alberghi, agriturismi, campeggi, villaggi turistici e bed & breakfast italiani. È bene ricordare che non tutte le strutture ricettive lo accettano, quindi bisogna informarsi bene prima della prenotazione.

Per richiedere il bonus le famiglie devono avere un ISEE non superiore a 40.000€. Inoltre il contributo ha un importo variabile in base alle dimensioni del nucleo familiare:

  • Spettano 500€ se i nuclei familiari sono composti da 3 o più persone;
  • L’importo scende a 300€ per nuclei familiari di 2 persone;
  • Il bonus è di 150€ se la famiglia di compone solo di una persona.

Chi non è ancora in possesso dell’ISEE, può rivolgersi ai centri di assistenza fiscale (CAF) oppure può avviare la procedura online per ottenere l’ISEE precompilato.

Come richiedere il bonus vacanza

La procedura per richiedere il bonus vacanza è interamente digitalizzata e si avvale dell’app istituzionale IO. Bisogna scaricare l’applicazione sul proprio smartphone e accedere tramite la carta d’identità elettronica (CIE 3.0) oppure tramite l’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Chi non è in possesso di un’identità digitale SPID, può richiederla presso uno degli Identity Provider, come ad esempio Aruba, Poste Italiane o InfoCert. Una volta eseguito il login con le proprie credenziali, sarà necessario inserire i dati richiesti e l’app comunicherà l’esito della richiesta ed eventualmente l’importo a cui si ha diritto.

Quando la richiesta viene accettata, l’app fornisce un codice univoco e un QR Code, da utilizzare al momento del pagamento presso la struttura ricettiva. L’80% dell’importo viene erogato sotto forma di sconto, mentre il restante 20% si potrà recuperare come detrazione dall’imposta sul reddito.

Le strutture ricettive, invece, riceveranno il rimborso del bonus vacanza sotto forma di credito d’imposta. In alternativa possono anche cedere il credito a terzi, ad esempio ad istituti di credito, intermediari finanziari o fornitori privati.