Dopo l’emergenza Coronavirus, la sicurezza è diventata più che mai una priorità. Nel settore hi-tech le iniziative per contenere il contagio si sono moltiplicate, come la creazione dell’app per smartphone Immuni e di dispositivi in grado di tenere sotto osservazione gli ex pazienti Covid-19.

La tecnologia può quindi dare un aiuto concreto per fronteggiare il nuovo coronavirus e le sue conseguenze. Ecco quali sono le innovazioni tecnologiche più interessanti per contrastare la pandemia.

Immuni, l’app anti-Covid

La tecnologia oggi passa inevitabilmente attraverso i nostri smartphone e le applicazioni che ormai fanno parte della nostra quotidianità. Dall’inizio di giugno 2020 è stata finalmente rilasciata Immuni, l’app ufficiale per le notifiche di esposizione al virus in Italia.

In ogni Paese è previsto il rilascio di una sola app per tracciare i contatti con le persone che sono positive al Covid e i singoli Stati hanno adottato delle linee guida per il funzionamento dell’app e la privacy di ogni utente.

La linea scelta dallo Stato italiano è quella di garantire la massima riservatezza degli utenti, i cui dati sensibili non vengono raccolti. I pochi dati salvati sullo smartphone (quelli relativi alle chiavi crittografate) sono cifrati e non vengono in alcun modo ceduti a terzi.

La privacy garantita agli utilizzatori di Immuni è un fattore chiave e di certo farà salire nel tempo il numero dei download, che al momento supera già il milione.

La finalità dell’app è notificare gli utenti potenzialmente contagiati, in modo che chi è entrato in contatto con loro possa isolarsi e ridurre i rischi di contagio. Il segnale Bluetooth dello smartphone è sempre attivo, così quando a poca distanza c’è un altro smartphone con Immuni, viene registrato il suo identificativo di prossimità.

Chi risulta contagiato dal Covid-19 o è entrato in contatto con persone potenzialmente contagiose, con l’aiuto di un operatore può caricare su un server delle chiavi crittografate e risalire al proprio identificativo di prossimità. In questo modo gli altri utenti che sono entrati in contatto con lui nei giorni precedenti, possono adottare tutte le precauzioni del caso ed eventualmente contattare il proprio medico.

L’app immuni funziona in modalità Bluetooth low energy, così mentre il dispositivo invia sempre il segnale, è possibile risparmiare sul consumo della batteria.

La maglietta hi-tech che monitora i pazienti guariti dal Covid-19

Se l’app Immuni agisce sul fronte della prevenzione di nuovi contagi, altri dispositivi hanno invece la finalità di monitorare chi è guarito dal Covid-19 e osserva il periodo di quarantena previsto. Durante questi 14 giorni i pazienti guariti devo restare isolati, ma possono rientrare a casa. Controllare il loro stato di salute aiuta non solo i pazienti, ma anche i medici, che possono ricavare dal monitoraggio informazioni preziose sul virus.

Grazie alla maglietta hi-tech progettata dall’azienda milanese L.I.F.E. Italia, le persone in quarantena guarite dal Covid sono monitorate a distanza dai medici, senza l’uso di elettrodi o cavi.

Tutto questo è possibile grazie a trasduttori piccolissimi incorporati nel tessuto, in grado di controllare i parametri della persona. L’attività cardiorespiratoria, le apnee del sonno e l’attività fisica vengono monitorate in modo costante ed è sufficiente che l’ex paziente la indossi per almeno 2 ore al giorno.

Al momento l’innovativa maglietta è utilizzata dai pazienti del Centro Cardiologico di Monzino e le persone coinvolte possono contare su controlli costanti che non richiedono metodi invasivi e neppure le visite in ospedale.

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