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Dicembre 2020

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Rendere il mondo della finanza più ecosostenibile è da tempo uno degli obiettivi delle istituzioni europee. Già due anni fa la Commissione Europea si era avvalsa di un organo consultivo a questo scopo, il Technical Expert Group (TEG), ma adesso siamo arrivati ad una svolta.

L’eredità del TEG viene oggi accolta da un nuovo organo a supporto della Commissione UE. Si tratta della Piattaforma sulla Finanza Sostenibile, che si compone di esperti sulle tematiche ambientali, sui diritti umani e sociali e ovviamente sulla finanza sostenibile.

Al via i lavori della Piattaforma sulla Finanza Sostenibile

Le prime novità che riguardano la Platform on Sustainable Finance è la composizione dei suoi membri, di cui 50 permanenti e 10 osservatori, a cui vanno ad aggiungersi anche i rappresentanti di enti pubblici. Ognuno dei membri dell’organo consultivo ha un bagaglio di conoscenze e competenze in un settore specifico, in modo tale che il gruppo rappresenti un mix molto eterogeneo.

Sono diversi i settori rappresentati all’interno della piattaforma, come il settore accademico, l’industria, le istituzioni pubbliche e private e la società civile. Tra i membri italiani figurano, ad esempio, la professoressa Marzia Traverso (che attualmente insegna ingegneria civile presso l’Istituto di Sostenibilità della Rwth Aachen University) e Paolo Marullo Reedtz (che rappresenta Bankitalia presso diversi comitati internazionali).

Tra gli osservatori italiani, si segnala anche la presenza della Cassa Depositi e Prestiti, che potrà partecipare alle riunioni dell’organo consultivo, ma senza diritto di voto.

Le funzioni e le novità in merito al nuovo organo consultivo

I compiti della Piattaforma sulla Finanza Sostenibile sono 4 e si possono così riassumere:

  • Aiutare la Commissione Europea nella scelta dei criteri per effettuare gli screening per la tassonomia e nella definizione dell’usabilità degli stessi criteri;
  • Fornire alla Commissione consigli in merito alle revisioni della Taxonomy Regulation, che prevedono tra l’altro l’inserimento di obiettivi di carattere sociale, oltre a quelli che riguardano lo sviluppo economico;
  • Tenere sotto controllo e riferire alla Commissione Europea in merito ai flussi di capitali rivolti a investimenti sostenibili;
  • Sostenere la Commissione in tutte le scelte che riguardano a vario titolo le politiche economiche sostenibili.

Una delle grandi novità della Piattaforma sulla Finanza Sostenibile è l’attenzione verso l’impatto sociale dell’economia. L’altra novità rispetto alle attività del TEG è rappresentata, invece, nell’inserimento del nucleare e del carbone tra le attività che, a determinate condizioni, possono diventare sostenibili.

La difficile posizione in merito a carbone e nucleare

Durante i due anni di attività del TEG, l’organo consultivo non ha mai assunto una posizione netta nei confronti delle attività economiche legate al carbone e al nucleare. Con l’insediamento della Piattaforma sulla Sostenibilità Finanziaria, la situazione potrebbe cambiare.

Si tratta senza dubbio di temi scottanti, a causa dei forti interessi economici legati attorno a questi comparti dell’industria energetica. Mentre la chiusura nei confronti del carbone era piuttosto netta nel TEG, si riscontrava una certa apertura nei confronti del nucleare.

Per alcuni Paesi, come ad esempio la Francia, l’industria nucleare rappresenta una fonte di reddito molto importante, a cui non sono disposti a rinunciare. Il dibattito sulla questione sarà molto vivace anche all’interno della Piattaforma, ma non ci resta che aspettare per scoprire se tra le politiche di economia sostenibile ci sarà spazio anche per il carbone e il nucleare oppure no.

Nella Legge di Bilancio 2020 è stato messo a punto un sistema per contrastare l’evasione fiscale e favorire l’utilizzo di strumenti di pagamento trasparenti. È così che ha preso forma il Cashback di Stato, un’iniziativa che premia i contribuenti che utilizzano carte e sistemi di pagamento diversi dal contante nei negozi fisici.

Grazie al Cashback è possibile ottenere un rimborso della spesa pari al 10%, ma con dei limiti ben precisi. Scopriamo allora come si attiva il Cashback di Stato e come funziona.

Cos’è il Cashback di Stato e come si attiva

Il termine inglese cashback è l’insieme di due parole: cash, che significa denaro e back, indietro. In effetti col Cashback di Stato è possibile avere del denaro indietro, e quindi ottenere un rimborso sulle spese effettuate, a determinate condizioni.

Per aderire all’iniziativa è necessario scaricare l’app IO e accedere tramite SPID oppure tramite username e password della Carta d’Identità Digitale. Chi non è ancora in possesso di un’identità SPID, può richiederla presso uno dei tanti provider abilitati, tramite il sito web oppure l’app del provider.

Una volta effettuato l’accesso all’app IO, è necessario registrare i metodi di pagamento che si vogliono utilizzare. I metodi i pagamenti accettati per il Cashback di Stato sono:

  • Carte di credito;
  • Carte di debito;
  • Carte prepagate;
  • Altri servizi di pagamento digitali (come ad esempio Satispay, Samsung Pay, Postepay e Paypal).

L’ultimo passaggio prevede l’inserimento dell’IBAN legato al conto corrente su cui dovrà essere versato il Cashback accumulato. I rimborsi vengono versati dopo 60 giorni dalla conclusione del periodo previsto dall’iniziativa. Scopriamo allora meglio le tempistiche e il funzionamento del Cashback di Stato.

Cashback di Stato: come funziona e quanto tempo dura?

Per aderire al Cashback di Stato bisogna far attenzione a rispettare determinate condizioni e a questo scopo è utile conoscere le varie fasi dell’iniziativa. La prima fase sperimentale va dall’8 al 31 dicembre 2020 e si tratta del conveniente Cashback di Natale.

In questo periodo di tempo bisogna effettuare presso i negozi fisici almeno 10 transazioni con i metodi di pagamento registrati. Il contribuente riceverà il rimborso del 10% della spesa, fino ad un massimo di 15€ a transazione. In questo modo si può ottenere un Cashback fino a 150€, che può essere monitorato tramite l’app IO.

Nel 2021 cambieranno le tempistiche e il funzionamento, infatti l’iniziativa sarà suddivisa in due semestri e nell’arco di ciascun semestre bisognerà effettuare almeno 50 transazioni. Il rimborso sarà sempre pari al 10% della spesa, fino ad un massimo di 15€ a transazione. Il Cashback massimo che si potrà accumulare per ogni semestre è pari a 150€.

Infine, è previsto anche il SuperCashback, per premiare i primi 100.000 contribuenti che nell’arco di ciascun semestre riescono a registrare il maggior numero di transazioni. In questi casi il Cashback può raggiungere un massimo di 1.500€ per ciascun semestre del 2021.

Chi dovesse riscontrare dei problemi nel funzionamento del Cashback di Stato o dell’app IO, può contattare il team IO tramite l’applicazione, così da ricevere l’assistenza necessaria.

Finora l’iniziativa ha suscitato molto interesse tra gli italiani, che grazie a questa iniziativa stanno riscoprendo la comodità dei pagamenti elettronici.

L’app IO è l’applicazione voluta dallo Stato italiano per permettere ai cittadini di accedere ai servizi messi a disposizione della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è trasformare il rapporto degli italiani con la PA e digitalizzare sempre di più la gestione amministrativa statale.

Finora l’app IO è stata utilizzata per accedere al Bonus Vacanze, pagare gli avvisi cartacei della PA anche tramite QR code e aderire all’iniziativa del Cashback di Stato, ma in futuro saranno implementate altre funzionalità, come quella che permette di generare autocertificazioni. Entriamo più nel dettaglio per capire come funziona l’app e come accedere ai servizi statali.

L’accesso all’ app IO: le varie modalità

L’app IO è disponibile per dispositivi iOS e Android e si può scaricare rispettivamente dall’App Store oppure dal PlayStore. Una volta scaricata l’applicazione, bisogna dotarsi delle credenziali necessarie per accedere.

Per l’accesso si possono utilizzare le credenziali della Carta d’Identità Digitale oppure l’identità SPID. Per ottenere l’identità SPID è possibile rivolgersi ad uno dei provider abilitati, come ad esempio Poste Italiane, Infocert oppure Aruba. Sul sito web del Governo, è presente l’elenco di tutti i provider che possono fornire l’identità SPID.

Grazie alle credenziali, si può quindi accedere all’app IO e iniziare fin da subito ad usufruire dei numerosi servizi offerti. Vediamo allora quali sono i servizi pubblici più utilizzati e come funzionano.

I servizi pubblici accessibili tramite l’app IO

Bonus Vacanze

Nell’estate 2020 c’è stato un boom di download dell’app IO, perché era (ed è tutt’ora) l’unico strumento per richiedere ed ottenere il Bonus Vacanze. Si tratta del bonus offerto dall’Agenzia delle Entrate per incentivare il turismo dopo il lockdown richiesto dal Covid-19.

Il Bonus Vacanze viene concesso alle famiglie richiedenti che hanno un ISEE non superiore a 40.000€ e si può utilizzare presso le strutture ricettive aderenti fino alla sua scadenza. Inizialmente il bonus era utilizzabile fino alla fine del 2020, ma è stato prorogato fino al 30 giugno 2021.

L’ammontare del bonus varia in base al numero dei componenti della famiglia:

  • 500€ per nuclei familiari con 3 o più componenti;
  • 300€ per nuclei familiari con 2 persone;
  • 150€ per nuclei familiari composti da una sola persona.

Chi è in possesso di un ISEE in corso di validità, po’ richiedere il bonus tramite l’app IO con pochi click. L’esito della richiesta in genere viene comunicato entro pochi minuti e viene fornito anche un codice univoco e il QR code da utilizzare presso la struttura prescelta.

Cashback di Stato

Anche il Cashback di Stato è uno dei servizi accessibili tramite app IO e permette di ricevere un rimborso pari al 10% della spesa effettuata presso i negozi fisici con i metodi di pagamento registrati. È previsto un limite di 15€ di rimborso per ogni transazione, oltre al tetto massimo per ogni fase dell’iniziativa.

Per il Cashback di Natale, attivo dall’8 al 31 dicembre 2020, servono 10 transazioni e il rimborso massimo è di 150€. A partire dal 2021 l’iniziativa sarà suddivisa in 2 semestri e nell’arco di ogni semestre bisogna eseguire almeno 50 transazioni. Per ciascun semestre si possono accumulare fino a 150€ di Cashback.

Il SuperCashback è invece ancora più ricco, perché premia con 1.500€ ben 100.000 contribuenti che hanno eseguito il maggior numero di transazioni per semestre.

Pagamenti tramite l’app IO

L’applicazione permette di pagare gli avvisi provenienti dalla PA ed è particolarmente comodo perché basta inquadrare il QR code per identificare l’avviso e pagarlo.

Qualora ci siano problemi col QR code, nell’app IO è presente anche la funzione che permette di inserire manualmente il codice dell’avviso e il codice fiscale dell’ente creditore.

I servizi in cloud per le aziende sono ormai una risorsa fondamentale per le PMI e hanno registrato un vero e proprio boom durante la quarantena. Il centralino in cloud è tra i servizi più apprezzati dalle imprese italiane ed è in rapida evoluzione, capace di integrarsi con altri software e sempre più ricco di funzionalità.

L’esperienza in cloud delle imprese è ancora all’inizio, ma le nuove tecnologie e la voglia di innovare, lasciano ben sperare per il futuro. Scopriamo allora quali sono i servizi in cloud più utili per raggiungere nuovi livelli di efficienza.

Il centralino in cloud che supporta lo smart working

L’esperienza della quarantena ha rappresentato una sfida per molte PMI, che si sono trovate ad affrontare difficoltà nuove ed inimmaginabili. La necessità di ripiegare nello smart working ha portato le imprese a scoprire una nuova modalità di lavorare, non necessariamente legata alla presenza in ufficio.

Il centralino in cloud, ad esempio, ha permesso a molte imprese di continuare ad offrire i propri servizi alla clientela. I vantaggi di questo strumento sono molteplici, come la sua economicità e la semplicità di utilizzo.

Non servono complesse installazioni da parte di tecnici e il servizio è talmente user friendly, che non occorre neanche formare il personale per il suo utilizzo. Il centralino in cloud si attiva in meno di un minuto ed è subito operativo, favorendo così il processo di digitalizzazione delle PMI.

I vantaggi non finiscono qui, perché il centralino si integra con diversi software di CRM e marketing automation. Le imprese possono quindi tenere traccia di ogni chiamata grazie all’integrazione con il CRM prescelto.

Le funzionalità che si possono includere nel centralino in cloud vanno dal numero verde alla personalizzazione della coda delle chiamate, così ogni impresa può raggiungere il livello desiderato di professionalità.

Non c’è da stupirsi se nel 2020 le vendite dei centralini in cloud siano aumentate del 27% rispetto all’anno prima. Questo dato dimostra che le imprese hanno accolto queste innovazioni e sono davvero pronte alle nuove sfide digitali.

I servizi in cloud più utili per le aziende

L’universo dei servizi in cloud è molto grande e va ben oltre l’utilizzo di un centralino. Sono diverse, infatti, le esigenze che le imprese riescono oggi a soddisfare grazie a questa nuova modalità operativa.

La gestione dei big data è sempre più una priorità e il cloud computing permette di ottimizzare il modo in cui queste informazioni sono raccolte, custodite ed elaborate per raggiungere gli obiettivi aziendali. Si tratta di soluzioni personalizzabili e caratterizzate da costi accessibili e standard di sicurezza elevati.

Il cloud storage per le PMI facilita inoltre la condivisione di informazioni all’interno dell’azienda e permette di fare a meno dei supporti fisici, che sono ormai diventati uno strumento obsoleto. Chiavette USB, hard disk esterni e tutti gli altri supporti tradizionalmente utilizzati per il backup, hanno ormai lasciato il posto ai più efficienti servizi in cloud.

Con la tecnologia ormai a disposizione delle aziende italiane, la sfida della produttività non è più un ostacolo alla crescita. Cloud e smart working stanno pian piano traghettando le imprese verso un futuro orientato sia all’efficienza aziendale che al benessere dei lavoratori.

L’emergenza legata al Covid-19 ha messo a dura prova imprese e professionisti, portando alla nascita di strumenti di protezione del tutto inediti. Qonto, la banca francese con servizi dedicati a professionisti e PMI, ha instaurato una partnership con Yalo, azienda specializzata nei servizi digitali per l’intermediazione assicurativa.

Le soluzioni pensate per far fronte alla crisi economica ed organizzativa dovuta alla pandemia, sono nate proprio dalle difficoltà maggiori di imprese e professionisti. Vediamo allora di cosa si tratta e in che modo Qonto e Yalo cercano di supportare i loro clienti.

Un’assicurazione che protegge dai rischi della pandemia

La quarantena, le restrizioni e la battuta d’arresto dei consumi, hanno costretto professionisti e PMI ad adattarsi alle novità e compiere scelte inaspettate. Questa nuova capacità di adattamento non ha però risparmiato grandi difficoltà per questi importanti attori dell’economia.

Durante alcuni periodi, la diffusione del Covid-19 sembra accelerare e molte imprese si sono ritrovati con molti dipendenti e collaboratori contagiati dal virus. I periodi di convalescenza ed isolamento fiduciario sono spesso lunghi e imprevedibili, perché il decorso della malattia è diverso da una persona all’altra.

Mentre alcuni contagiati non accusano sintomi di nessun tipo, altri sono costretti al ricovero ospedaliero per sottoporsi alle necessarie terapie. Una situazione di questo tipo può mettere in crisi l’organizzazione delle PMI e l’attività dei professionisti.

Qonto e Yalo hanno quindi pensato di proporre ai propri clienti una polizza ad hoc, chiamata Yalo Protezione Pandemia. Si tratta di una polizza sanitaria che prevede indennizzi in caso di sindromi influenzali come il Covid-19, così da supportare imprese e collaboratori in caso di ricoveri e convalescenze.

È la prima volta che una società fintech instaura una partnership di questo tipo con il settore insurtech. Sembra che la direzione intrapresa sia quella di soluzioni aziendali sempre più integrate, che facilitano le imprese e i professionisti con servizi ad ampio spettro.

I servizi legali compresi nell’assicurazione business

Le novità non finiscono qui, perché Qonto e Yalo propongono ai loro clienti anche Yalo Tutela Legale. La polizza in questione tutela imprese e professionisti in caso di procedimenti civili, penali e amministrativi, ma anche in caso di controversie extragiudiziali.

I clienti Qonto che intendono stipulare la polizza legale, possono contare anche su uno sconto molto interessante, che rende la stipula ancora più conveniente. Per ogni sinistro è previsto un indennizzo fino a 15.000€, così da affrontare le problematiche legali senza difficoltà.

Tra i vantaggi di queste polizze c’è anche l’opportunità di gestire sia i prodotti assicurativi che quelli bancari direttamente da pc o smartphone. La sottoscrizione delle polizze si svolge interamente online e con la massima sicurezza.

I servizi digitali al servizio di professionisti e imprenditori, sembrano quindi entrati in una nuova era. Grazie a queste partnership, oggi i clienti della banca possono interfacciarsi con un unico soggetto, ma usufruire di un ventaglio di servizi sempre più ampio e competitivo.

Le nuove modalità di accesso ai servizi assicurativi sono molto apprezzate dai clienti, non solo per la gestione facile e interamente online, ma anche perché si tratta di soluzioni create apposta per le nuove difficoltà emergenti, come quelle legate alla pandemia.