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Maggio 2020

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Il nuovo modo di vivere gli investimenti finanziari si chiama Fintech. Si tratta di un prodotto della rivoluzione digitale che ha radicalmente trasformato il modo di approcciarsi alla finanza negli ultimi anni.

Scopriamo cosa si intende per Fintech, in cosa consiste e alcuni dei suoi strumenti più riusciti: le carte N.26 e Revolut.

Cosa si intende per Fintech? Caratteristiche e vantaggi

Fintech è un termine composto che unisce due realtà un tempo slegate: finanza e tecnologia. La parola, infatti, sta per Finance (FIN) + Technology (TECH).

Racchiude tutti gli strumenti digitali e le innovazioni tecnologiche applicate al mondo finanziario, bancario e assicurativo.

Le aziende che rientrano in questa categoria si occupano di gestire i pagamenti online, progettare app in grado di migliorare e accelerare sia il settore assicurativo che quello finanziario, offrire servizi di investimento innovativi che seguono algoritmi nuovi e sempre più funzionali per il cliente.

I campi operativi delle Fintech sono:

  • Pagamenti
  • Investimenti
  • Gestione del risparmio
  • Money management
  • Lending
  • Sicurezza
  • Assicurazione
  • Crowdfunding
  • Trading

Quali sono i vantaggi di questa tecnofinanza? Naturalmente si parla di processi automatizzati e più veloci che permettono un gran risparmio in termini di tempo e risorse umane.

Ma inevitabilmente ci si chiede quanto questo cambiamento in ambito finanziario possa influire negativamente sull’importanza del lavoro umano e sui posti di lavoro sempre meno necessari.

La realtà Fintech è ormai consolidata. Riconosciamo tra i suoi strumenti moltissime applicazioni e servizi di pagamento che usiamo nella quotidianità, piattaforme online per depositi monetari oppure per prestiti e mutui.

Tra le start up Fintech più note spiccano N.26 e Revolut.

N.26: la banca mobile più gettonata

Nel mondo della finanza N.26 si è conquistata un posto di riguardo tra le migliori banche digitali. Secondo alcune ricerche pare addirittura sia la più utilizzata tra le sue colleghe in ambito Fintech.

Si tratta di una mobile bank di origine tedesca del 2013 che permette di fare tutte le operazioni semplicemente utilizzando un’app.

Perché scegliere N.26? i vantaggi sono evidenti:

  • Zero spese. Il conto non ha costi fissi
  • Carta di debito gratuita. Si tratta di una MasterCard che viene inviata senza costi.
  • Prelievi gratuiti. Si può prelevare in ogni sportello gratuitamente.
  • Valida in tutto il mondo. Si può utilizzare ovunque
  • Trasferimenti istantanei. Qualsiasi trasferimento di denaro avviene in tempo reale
  • Si possono fare anche trasferimenti internazionali.

Inoltre, per chi lo desidera ci sono anche dei servizi extra utilizzabili direttamente dall’app sullo smartphone che permettono di creare sottoconti o inviare del denaro ai contatti presenti nella rubrica del telefono.

Se questo non basta, N.26 offre anche conti premium, ognuno con le sue specifiche per rispondere a determinate esigenze.

Al momento pare che l’unico svantaggio individuato sia la mancanza di una sede fisica nel nostro Paese.

Revolut: ideale per chi viaggia spesso

Di appena due anni più giovane, Revolut, è la nuova Fintech che si è fatta largo nel mondo delle innovazioni digitali finanziarie.

Da subito ha avuto un enorme successo soprattutto tra i viaggiatori frequenti che usufruiscono dei suoi evidenti vantaggi in termini di costi all’estero.

Anche in questo caso i bonifici sono gratuiti, non ci sono canoni mensili o annuali da pagare e i prelievi sono gratuiti praticamente ovunque.

Ma c’è di più: Revolut offre un assistente virtuale a disposizione del turista per cercare il servizio cercato, che sia un hotel, un ristorante o altro.

È possibile fare anche trading azionario dal proprio conto approfittando delle tre operazioni gratuite al mese offerte.

Infine c’è Vault: una sorta di cassaforte virtuale che accredita le piccole cifre arrotondando gli importi spesi, aiutando ad accumulare denaro nel tempo.

Queste sono le condizioni base per chi volesse il piano classico, ma anche per Revolut ci sono alternative diverse per chiunque decidesse di avere un conto su misura.

Un esempio? Il conto Metal prevede il cashback, cioè più si spende e più si ricevono percentuali accreditate direttamente nel conto.

Conclusione: Fintech o banca tradizionale?

Le alternative digitali alle banche tradizionali non mancano: resta solo da scegliere se adattarsi alla rivoluzione tecnologica e ai suoi cambiamenti innovativi scegliendo la realtà Fintech più adatta per il proprio stile di vita e le proprie esigenze.

Diventare dei bravi venditori è un processo che richiede tempo. Servono competenze, tanta esperienza sul campo e il giusto mindset. Per acquisire la corretta forma mentis che porta al successo, i film sono uno strumento intelligente, perché permettono di coniugare intrattenimento e apprendimento.

Ecco allora cinque film che possono aiutarti a vendere di più.

5 film per diventare un venditore migliore

Le doti del venditore vincente sono diverse e ciascuno di questi film ne mette in luce qualcuna. Gli spunti per riflettere non mancano di certo, quindi cominciamo subito con la rassegna.

  1. Americani

Qualunque sia il settore in cui lavori, troverai diversi insegnamenti in questo film del 1992, Americani, sulla competizione degli agenti immobiliari di una società. I proprietari di una grande agenzia immobiliare in crisi decidono di affidarsi ad un motivatore per risollevare le sorti del business e inizia quindi una sfida tra i vari agenti.

Con questo film imparerai che spesso il segreto del successo si nasconde dietro la vera ragione che ti spinge verso risultati eccellenti.

  1. Il venditore dell’anno

Il film Il venditore dell’anno, del 2002, racconta una storia di coraggio di un venditore porta a porta, che riesce a superare le conseguenze di una paralisi cerebrale grazie alla forte passione per il suo lavoro.

Le doti coltivate dal venditore in questo caso sono la pazienza e la perseveranza. Quando si vuole fortemente qualcosa, aumentano le chance di ottenerla davvero.

  1. Joy

Con il film Joy, del 2015, impariamo una grande lezione da un’aspirante imprenditrice, che supera moltissimi ostacoli per arrivare al successo. Il motore che muove tutte le sue scelte è la fiducia nelle proprie potenzialità e nella capacità di creare qualcosa con le proprie forze.

Caparbietà e fiducia sono doti che non possono di certo mancare ad un buon venditore e in questa pellicola il messaggio è forte e chiaro.

  1. Ogni maledetta domenica

I punti di contatto tra il mondo dello sport e quello delle vendite sono moltissimi, quindi non poteva mancare nella nostra rassegna il film Ogni maledetta domenica, del 1999. Sia gli atleti che i venditori affrontano nuove sfide ogni giorno e devo trovare dentro di sé forza e motivazione.

Se per gli sportivi sono i discorsi dell’allenatore a fare la differenza, nel venditore un ruolo chiave è giocato dal suo dialogo interiore, che dev’essere sempre improntato alla positività e al successo.

  1. The Wolf of Wall Street

La vendita è spesso la naturale conseguenza di un mix di eloquenza e psicologia. A questo proposito è illuminante la scena finale del film The Wolf of Wall Street, del 2013, in cui il protagonista dice a ciascun venditore seduto in platea “vendimi questa penna”. Questo esercizio ancora oggi è usato perfino nei colloqui di lavoro ed è utilissimo per lavorare su quelli che sono i bisogni del cliente.

Per raggiungere l’obiettivo e ottenere la firma di un contratto, non bisogna semplicemente vendere la penna, ma i benefici che quel semplice oggetto può offrire.

Film o libri motivazionali?

I film sono uno strumento immediato per aprire la mente sulle dinamiche di una vendita e sulle capacità da maturare. Se vuoi fare un passo in più nel tuo percorso di miglioramento, puoi affiancare alla visione dei film anche la lettura.

Con i libri motivazionali per i venditori puoi dare un’ulteriore accelerazione alla tua crescita professionale e raggiungere obiettivi sempre più elevati.

 

 

Semplicità, chiarezza e rappresentazione visuale sono i punti forza del Business Model Canvas, uno strumento chiave per le aziende che vogliono creare un modello di business innovativo. Attraverso il linguaggio visuale, è possibile rappresentare i punti chiave del business, dalle risorse aziendali, ai costi, fino alla proposta di valore per la clientela.

Questo potente strumento di business è nato dall’intuizione di Alexander Olsterwalder e ormai è diventato uno standard internazionale. Scopriamo allora come funziona e perché è così efficace.

Gli elementi del Business Model Canvas

Ogni business è strutturato su diversi punti chiave, ma non è sempre facile avere una chiara visione d’insieme. Grazie al suo innovativo framework, il Business Model Canvas permette di aggirare questo ostacolo e anche gli elementi più complessi del modello di business diventano chiari e intuitivi.

Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i 9 blocchi che compongono il Business Model Canvas:

  1. Partner chiave. Nessuna azienda è autosufficiente al 100%, ma si avvale di partner strategici che soddisfano diverse necessità. Si può trattare di fornitori, professionisti, collaboratori o altre aziende che operano nello stesso settore. Queste sinergie hanno spesso un ruolo decisivo per avere successo nel mercato.
  2. Attività chiave. Le attività di un’azienda sono molteplici, ma solo alcune sono fondamentali per il funzionamento del modello di business. Il Business Model Canvas permette di individuare questa attività chiave, che possono essere produttive, di problem solving oppure orientate al mantenimento o allo sviluppo di reti o piattaforme.
  3. Risorse chiave. Senza risorse nessun business potrebbe vedere la luce. Affinché il modello di business funzioni, occorre individuare le risorse fisiche, umane, intellettuali e finanziarie. Per identificare quelle più importanti, bisogna riflettere sugli elementi indispensabili per offrire una proposta di valore ai clienti.
  4. Proposte di valore o value proposition. I prodotti e servizi offerti dall’azienda trovano mercato solo se rappresentano un valore per una specifica clientela. Il Business Model Canvas aiuta a individuare la vera ragione per cui il cliente sceglie l’offerta aziendale.
  5. Relazioni con i clienti. Ogni realtà aziendale ha la necessità di coltivare una relazione con tutti i segmenti di clientela. È grazie a queste varie forme di relazione che diventa possibile acquisire nuovi clienti, fidelizzare quelli che già hanno acquistato e aumentare il volume delle vendite.
  6. L’azienda deve scegliere le modalità per raggiungere il cliente e quindi i canali diretti e indiretti per entrare in contatto con i vari segmenti di clientela. Attraverso questi canali sarà possibile non solo offrire il prodotto o servizio, ma creare consapevolezza, aiutare il cliente a scegliere e seguirlo anche nelle fasi successive alla vendita.
  7. Segmenti di clientela. I prodotti e servizi aziendali vanno pensati e costruiti per una clientela specifica, suddivisa in segmenti più piccoli. Questi segmenti si possono individuare sulla base di comportamenti e/o necessità che i clienti hanno in comune.
  8. Struttura dei costi. Dopo aver definito risorse, partner e attività chiave, si può analizzare la struttura dei costi. È in questa fase che si individuano i costi fissi e variabili, ma anche le economie di scala e di scopo che permettono di ridurre i costi.
  9. Flussi di ricavi. Un business è sostenibile solo quando i flussi dei ricavi sono regolati in modo efficiente. Il successo del modello di business è spesso legato proprio alla scelta delle tipologie di pagamento e dei prezzi offerti alla clientela.

I vantaggi del Business Model Canvas

La compilazione dei vari blocchi e la struttura visuale del Business Model Canvas permettono di rendere chiari i punti chiave del business anche a persone che hanno background differenti. Il funzionamento dell’azienda risulta subito comprensibile, perché semplifica la struttura complessa del business.

Il Canvas si può stampare in un formato di grandi dimensioni e per la compilazione si possono usare anche post-it o determinati schemi di colori. La sua struttura si presta bene al lavoro di gruppo, in modo che le diverse figure aziendali possano dare il proprio contributo.