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Marzo 2020

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La crisi che sta attraverso l’Italia in questo periodo di emergenza legato alla diffusione del Covid-19 ha richiesto un intervento immediato da parte dello Stato. Troppe categorie di lavoratori si trovano impossibilitate a svolgere le proprie attività, rischiando di non potere garantire il sostentamento alle rispettive famiglie, far crollare l’economia e portare al fallimento alcune aziende.

Prendendo atto di questa drammatica situazione, lo Stato ha firmato il Decreto Cura Italia, che prevede provvedimenti mirati ad aiutare le famiglie e le aziende in difficoltà. Scopriamo i punti salienti del documento.

Decreto Cura Italia: finalità e destinatari

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato in data 17 Marzo 2020 il decreto legge dal titolo “Cura Italia”.

Il Consiglio dei Ministri ha deciso di concentrare l’attenzione su tutte quelle persone in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus che sta sconvolgendo l’economia del mondo intero per fornire delle risorse indispensabili e fronteggiare le difficoltà quotidiane.

Si tratta di misure di sostegno che riguardano sia i lavoratori autonomi che quelli dipendenti delle aziende, ma anche le famiglie, il personale sanitario e le forze dell’ordine.

Un decreto a 360 gradi che abbraccia diverse categorie di italiani e utilizza i fondi previsti per fronteggiare la recessione.

Lo scopo è quello di aiutare il Paese, cercando di scongiurare il pericolo della scomparsa di alcune imprese lavorative e il crollo dell’economia globale.

Le risorse per fronteggiare l’emergenza in Italia

I punti salienti del Decreto Cura Italia riguardano quattro categorie precise:

  • Il personale sanitario e volontario che si sta occupando di gestire l’emergenza Covid-19.
  • I lavoratori
  • Le famiglie e le PMI
  • Misure in campo fiscale

Cerchiamo di approfondire le disposizioni messe in atto dal Governo per ogni categoria suddetta.

  1. Potenziamento della capacità d’intervento del sistema sanitario

Chi si sta impegnando in prima linea per fronteggiare l’emergenza è sicuramente il personale sanitario e i volontari della Protezione Civile che lavorano senza sosta in tutto il territorio italiano.

Il Decreto Cura Italia prevede un aumento delle assunzioni nella sanità, un aumento dei posti letto all’interno della terapia intensiva, finanziamenti verso le aziende che producono presidi medici, pulizia straordinaria di ambienti pubblici (ad esempio le scuole), straordinari pagati per le forze dell’ordine che si impegnano a far rispettare le norme vigenti.

Verranno quindi impiegati più medici e infermieri in ogni città italiana, soprattutto nelle zone più colpite, accogliendo nuove assunzioni in vista dell’emergenza sempre più pressante. Inoltre, si garantisce ad ogni struttura ospedaliera l’acquisto di apparecchiature idonee a gestire il flusso di contagiati in costante aumento.

  1. Misure a favore dei lavoratori autonomi e dipendenti

Con l’intento di garantire a ciascuno il proprio posto di lavoro anche dopo l’emergenza, il Governo ha approvato le misure a favore dei lavoratori autonomi e dipendenti.

È stato stabilito un indennizzo mensile di 600 euro per tutti coloro che svolgono il proprio lavoro autonomamente e per i titolari di Partita Iva.

Ai genitori lavoratori è concesso il congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% del trattamento retributivo. Oppure sarà possibile approfittare di un bonus che va dai 600 ai 1000 euro (a seconda delle categorie) per servizi di baby-sitting.

Per i dipendenti è previsto un allargamento della cassa d’integrazione, che comprende tutti i settori e tutte le imprese, comprese quelle con un numero esiguo di dipendenti.

  1. Misure di sostegno per famiglie e imprese

Si tratta di privilegi concessi in via del tutto eccezionale data l’emergenza in atto.

Tra questi citiamo la rinegoziazione dei prestiti, indennità per chi lavora nel settore sportivo, l’estensione del fondo per mutui prima casa, i rimborsi per soggiorni o acquisti di biglietti per spettacoli o musei, un fondo di emergenza per chi lavora nel settore della cultura.

Questo terzo punto del Decreto Cura Italia vuole infatti supportare non solo le famiglie ma anche le PMI, con la collaborazione del servizio bancario e sfruttando il fondo centrale di Garanzia.

  1. Misure da applicare al settore fiscale

Dati i problemi gravi di liquidità che stanno preoccupando il Governo italiano, si è deciso di introdurre nel Decreto Cura Italia anche delle misure fiscali che riguardano alcuni settori messi più a dura prova dalla pandemia.

Lo Stato ha quindi disposto la sospensione di contributi previdenziali e assistenziali, dei versamenti delle ritenute e anche dei premi per l’assicurazione.

Possono usufruire di queste agevolazioni gli appartenenti al settore alberghiero e turistico, alla ristorazione, ai trasporti, ai centri di cultura, ai centri sportivi e a quello scolastico o ludico.

Inoltre, sono previste norme che prevedono fondi per la sanificazione di ambienti e l’incremento della sicurezza sul lavoro per le imprese, la sospensione dei servizi di verifica e riscossione dell’Agenzia delle Entrate fino a Maggio 2020, premi per chi lavora sul posto di lavoro.

Conclusione: Il Decreto Cura Italia è definitivo?

L’incerta situazione in cui versa il nostro Paese in questo difficile periodo non può che lasciare qualche porta aperta anche alle norme previste dal Decreto firmato il 17 Marzo 2020.

Che il documento sia destinato a incrementare le misure a favore degli italiani e dell’economia?

In attesa di aggiornamenti restano valide le disposizioni del Decreto Cura Italia, il cui testo è possibile leggere nella sua completezza a questo link: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg

 

L’unione Europea ha deciso di dare spazio al digitale per uniformarsi ai paesi più tecnologici e dare una svolta decisiva al futuro della nostra società. Nasce così il Pacchetto Digitale Europeo, un piano strategico che mette in prima linea l’intelligenza artificiale e i benefici di cui usufruiranno le aziende.

Facciamo luce sui punti più importanti del piano europeo, analizzando requisiti, obiettivi e prospettive per il domani.

L’unione Europea e la rivoluzione digitale

L’incontro decisivo che ha portato alla stesura del piano europeo digitale è avvenuto a Bruxelles il 19 Febbraio. La voce che ha decretato il lancio della rivoluzione digitale è stata di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea.

La necessità di uniformarsi allo sviluppo tecnologico di altri Paesi, come Stati Uniti, Giappone e Cina, ha spinto l’Unione Europea a battersi per un insieme di azioni decisive in grado di innescare profondi cambiamenti nelle aziende in primis e nella società in generale.

Il futuro digitale deve dunque sfruttare l’intelligenza artificiale e l’utilizzo dei dati.

Tutti i settori devono prendere parte a questo progetto: dalla sanità ai media, dall’istruzione ai trasporti.

Con azioni svolte a livello globale si tende ad uno sviluppo unico europeo e all’autonomia digitale.

Cosa prevede il Pacchetto Digitale Europeo

Ecco quali sono i punti salienti del piano digitale europeo che la Commissione Europea si impegna a finanziare:

  • Intelligenza artificiale. Le piccole e medie imprese, ma anche le autorità pubbliche, devono aderire a progetti di sviluppo dell’intelligenza artificiale per migliorare le loro prestazioni e garantire servizi sempre più efficienti.
  • Skills digitali. Tutti i lavoratori devono possedere competenze a livello digitale. Per questo l’Unione Europea provvederà a finanziare corsi di formazione e attività di tirocinio al fine di agevolare tutti verso un apprendimento mirato.
  • Super-computer. Il progetto prevede l’utilizzo di computer potenziati con elevate capacità di calcolo. In questo modo si potrà eguagliare la forza digitale degli altri Paesi.
  • Educazione digitale. Pian piano tutte le imprese e le amministrazioni pubbliche e private devono uniformarsi al cambiamento. In queste fasi saranno accompagnati da consulenti competenti che faciliteranno l’inserimento delle procedure automatizzate.
  • Sicurezza informatica. Nel progetto si è parlato di Cyberdifesa per indentificare quelle azioni che devono migliorare la sicurezza informatica con gli strumenti più adeguati, al fine di tutelare le imprese e l’amministrazione pubblica.

 

Europa Digitale: prospettive per il futuro

La rivoluzione digitale che coinvolge l’intero panorama internazionale deve realizzarsi pienamente anche nel territorio europeo. Bisogna tendere ad una società in grado di fronteggiare e competere con le maggiori potenze mondiali anche dal punto di vista tecnologico.

L’obiettivo del pacchetto digitale europeo è quello di non rimanere indietro, ma eguagliare lo sviluppo di chi ha saputo capire l’importanza della digitalizzazione e ne ha fatto un punto di forza per lo sviluppo della sua economia.

Quali prospettive vede la Commissione Europea in questo piano? Progettare insieme un futuro dove l’automatizzazione abbia un impatto forte in tutti i paesi membri rafforzandoli e accrescendo il loro potere economico, avvalendosi di ricerca e innovazione.