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Ottobre 2019

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Le start up innovative rappresentano la risposta all’evoluzione tecnologica che sta cambiando la nostra realtà. Come far fronte alle sfide di ogni giorno senza mai rimanere indietro? Il Governo ha deciso di istituire questa categoria speciale di aziende, in grado di portare una ventata di novità produttiva per l’economia del Paese.

Entriamo ora nel dettaglio e scopriamo cosa sono le start up innovative: requisiti, vantaggi e passaggi per acquisire questo status.

Start up innovative: significato e obiettivi

Nel Decreto Crescita 179/2012, secondo il testo dell’articolo 25, per start up innovativa si intende “la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano oppure Societas Europea, le cui azioni o quote non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione”.

Cosa significa? Queste nuove società nascono per favorire la crescita del Paese, con lo scopo di agevolare l’innovazione, nuove occupazioni e un incremento del capitale. Si tratta di imprese con un alto potenziale tecnologico che devono portare cambiamenti significativi e produttivi nella società.

Questo comporta una serie di indicazioni specifiche che bisogna conoscere prima di decidere di presentare la richiesta per entrare a far parte di questa categoria alla quale lo Stato offre notevoli agevolazioni fiscali.

Quali sono i requisiti necessari per essere start up innovativa?

Come si deduce dalla definizione di start up innovativa espressa nel decreto, in questa categoria rientrano le srl, le spa, le sapa e le società cooperative. Il loro obiettivo principale deve essere quello di produrre e commercializzare prodotti o servizi con valore tecnologico.

Ecco i requisiti base per presentare la domanda:

  • Operative da meno di 48 mesi
  • Sede in Italia
  • Produzione annua non oltre i 5.000.000 di euro
  • Nessuna distribuzione di utili

Ci sono, poi, anche tre requisiti alternativi. Ne basta uno per soddisfare la richiesta:

  • Personale specializzato nel campo della ricerca, con relativa laurea o dottorato
  • La società deve possedere un brevetto registrato
  • Dimostrare che le spese per la ricerca siano uguali o maggiori del 20% rispetto al valore totale compreso tra costo e produzione totale.

La start up innovativa, inoltre, non deve in alcun modo derivare da scissioni di altre società, fusioni o cessioni.

Aprire start up innovativa: domanda e agevolazioni

Dopo aver verificato di possedere i requisiti necessari per costituire una start up innovativa si può procedere con presentazione della domanda al Registro delle Imprese, specificando i dati societari e descrizione degli obiettivi.

Ma quali sono i vantaggi di essere una start up innovativa?

Lo Stato prevede diverse agevolazioni fiscali che comprendono detrazione dell’imposta sul reddito per chi investe nel capitale sociale, crediti da sfruttare per l’assunzione di nuovi lavoratori, contratti lavorativi rinnovabili dopo 36 mesi, raccolte fondi online, incentivi fiscali da parte di privati.

Inoltre, le start up innovative sono esenti dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria previsti al momento dell’iscrizione al Registro delle Imprese.

Queste società ottengono anche agevolazioni da parte dell’Agenzia ICE che si occupa di promuovere le imprese italiane all’estero.

Infine, un’importante novità riguarda la remunerazione: collaboratori e dipendenti possono essere pagati anche con quote, azioni o strumenti finanziari di altro tipo.

Per scoprire nel dettaglio tutte le agevolazioni fiscali è possibile leggere questa scheda di sintesi fornita direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico.